Comune Pescara e Ananke per Giornata contro violenza sulle donne

“Per troppe donne la violenza è ancora pane quotidiano”. Questo lo slogan della manifestazione che si terrà domenica 25 novembre, promossa dal Centro Antiviolenza Ananke e patrocinata dal Comune di Pescara col contributo di Assipan-Confcommercio e il sostegno di Conad Adriatico, Alleanza 3.0-CoopAdriatica, Tigotà e numerosi istituti scolastici della città. L'iniziativa, che si terrà in piazza Sacro Cuore a Pescara, dalle ore 10 alle ore 14, è volta a celebrare la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e vedrà impegnate molte donne nella distribuzione di sacchetti di pane per mostrare vicinanza alle vittime di violenza domestica e di genere e per sensibilizzare la cittadinanza. Atteso per le ore 12 un momento collettivo che coinvolgerà numerosi giovani nel lancio di palloncini viola recanti i nomi di donne vittime di femminicidio in Italia. La onlus Ananke è un'organizzazione femminile no-profit che opera da oltre 10 anni sul territorio, mossa dalla passione di costruire un luogo altro di riferimento per le donne in difficoltà a causa di maltrattamenti e violenze, e ha come primo scopo statutario la lotta contro la violenza alle donne e ai minori.

Da anni il Comune garantisce al territorio il servizio di accoglienza, ascolto e assistenza alle donne vittime di violenza attraverso l’associazione Ananke, che opera nel Centro Antiviolenza di Pescara - ha ricordato l’Assessore alle Politiche Sociali Antonella Allegrino (nella foto d'apertura, è la prima a sinistra) - Come Amministrazione comunale parteciperemo a tutte le iniziative previste nell’ambito della campagna di sensibilizzazione promossa da Ananke in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, che ricorre ogni anno il 25 novembre. La Torre Civica sarà illuminata di viola, colore scelto dall'associazione,e verrà affisso un apposito striscione sul palazzo comunale, oltre alle tante comunicazioni che saranno veicolate sui canali social ufficiali dell'ente e sul sito. Colgo, inoltre, l'occasione per annunciare che il 23 novembre, dalle 10 alle 13, nella sala conferenze del Museo d’arte moderna 'Vittoria Colonna' si terrà l'evento conclusivo del progetto ‘Sibilla', finanziato lo scorso anno e che ha visto il Comune di Pescara capofila insieme quelli di L'Aquila, Chieti e Vasto. Si tratta di un progetto realizzato per potenziare le attività dei Centri antiviolenza presenti nelle tre province abruzzesi partendo dai bisogni emersi nell’accoglienza e nel supporto delle donne nei percorsi di uscita dalla violenza. Di recente, inoltre, abbiamo sottoscritto un protocollo di collaborazione per il progetto 'Eva' (Empowerment verso l'autonomia delle donne con vissuti di violenza di genere) che vede, invece, come capofila il Comune di Vasto ed è finalizzato all'inserimento lavorativo delle donne seguite dai centri antiviolenza Ananke, DonnAttiva di Vasto e Alpha di Chieti. Il nostro impegno è quello di continuare in questa opera di potenziamento e rafforzamento della reete e collaborare sempre più assiduamente con gli enti pubblici e privati e i tanti centri antiviolenza presenti sul territorio”.

La Giornata contro la violenza sulle donne "per noi non è una ricorrenza ma è un impegno quotidiano e in questo 25 novembre la scelta di Ananke è quella di esserci come ci siamo tutti i giorni dell'anno - ha dichiarato la presidente di Ananke, Doriana Gagliardone (terza da sinistra, nella foto d'apertura) - Come di consueto dal 2005, anche quest'anno presentiamo i dati riferiti agli ultimi 12 mesi, costruendo un momento importante per far capire che dietro i numeri che comunichiamo c'è un lavoro sofferto e intenso che svolgiamo con le donne. Abbiamo lanciato questa settimana una campagna di sensibilizzazione sui social, strumenti molto efficaci, e, da oggi fino al 25 novembre si può prenderne parte. Ringraziamo il Comune di Pescara che ormai da 13 anni ci sostiene, sia finanziariamente che strutturalmente fornendoci i locali oltre che culturalmente, permettendoci di continuare la nostra attività. Il lavoro sugli adolescenti e le donne straniere è la nuova frontiera della prevenzione contro la violenza ma occorrono risorse. Condividete il nostro appello il più possibile e fatelo circolare”.

Ananke rende pubblici i dati raccolti durante tutto l'anno. Cristiana Cassano, operatrice Ananke - ha aggiunto che "la rilevazione dei dati è sempre relativa perché riguardano solo le donne che si presentano al centro, i nostri dati quest'anno sono in linea con il report presentato in Senato dall'Associazione Dire. C'è stato un aumento rispetto all'anno scorso delle donne prese in carico che ammontano in totale a 183, di cui 138 nuove persone: 30 unità in più rispetto l'anno scorso. Le donne hanno acquisito più coscienza del problema, abbiamo rafforzato le attività del nostro centro, le donne hanno bisogno di maggiore supporto. La modalità di accesso al centro avviene tramite rete amicale o nodi di rete, la rete funziona, sono aumentati gli invii tramite i liberi professionisti. La nazionalità delle donne che si rivolgono a noi è italiana e sono ancora poche le straniere. Stiamo tentando, con nuovi progetti, di coinvolgere donne di diverse nazionalità. Sono aumentate le donne tra i 30-50 anni che chiedono aiuto ed è cresciuta quest'anno anche la richiesta da parte delle giovani ragazze, grazie all'apertura dei centri di ascolto nelle scuole. Ci pervengono tantissime richieste di consulenza legale, E' altissima la violenza fisica e psicologica. Altra cosa rilevata dal punto di vista qualitativo è che le aggressioni fisiche sono diventate più violente e cruenti, l'età dell'autore che commette violenza è fra i 40/49 anni, notiamo un atteggiamento sociale diverso, riscontriamo maggiore aggressività. Le diverse cause che influiscono nei rapporti violenti sono la disoccupazione, la tossicodipendenza e la ludopatia, che non giustificano l'atteggiamento ma l'influenzano. Spesso ci sono notevoli ripercussioni anche sui figli che emulano il padre o prendono le difese della madre rifiutandolo. Il 3/4% degli adolescenti che si sono rivolti al nostro centro hanno presentato storie simili agli adulti, quindi abbastanza gravi. Il livello medio di istruzione delle donne che subiscono violenza non è basso e, proprio per questo, la violenza psicologica è più sottile perché c'è più conoscenza. Sono, inoltre, aumentate le richieste per l'accoglienza nella casa rifugio”.

Sta inoltre per partire il progetto "Samina - Strategia antiviolenza per donne migranti e native", ha annunciato la psicologa Ananke Sara Di Giovanni: "Avevamo notato da tempo l'arrivo di numerose donne straniere in Italia, da qui l'idea di presentare al Ministero un progetto di cui siamo capofila, grazie al sostegno della Asl di Pescara, Comune di Pescara e Caritas. Questo progetto prevede una formazione per mediatrici di accoglienza, si tratta di donne che faranno un percorso specifico e dopo essere state formate verranno accolte all'interno del consultorio per supportare a loro volta donne di altre nazionalità. Abbiamo, inoltre, consolidato anche il punto Ananke all'interno dell'Istituto alberghiero De Cecco”. Scuola che da due anni ha accolto "con forza, dietro richiesta degli studenti, lo sportello di ascolto che devo dire funziona molto, la richiesta dei ragazzi ci ha stupito, le donne sono il punto forte della società e bisogna sostenerle, grazie all'Ass. Ananke per essere al nostro fianco – ha detto la De Fabritiis, docente dell'Istituto De Cecco.

Per la Asl di Pescara è intervenuta Maria Carmela Minna, medico e referente dei Consultori (terza da destra, nella foto d'apertura), che ha detto che “è dal 2004 che i consultori collaborano con Ananke. Vantiamo un rapporto ottimo, bello, sono donne eccezionali. Siamo felici di collaborare con loro per il progetto Samina, metteremo a disposizione i nostri operatori e prevediamo di fare 20 incontri rivolti a giovani di seconda generazione sulla salute e prevenzione, affronteremo temi come le mutilazioni genitali femminili, matrimoni forzati e precoci e affiancheremo queste donne in un'ottica di intercultura. C'è più insicurezza nella società ed è aumentata la possessività, siamo in un momento storico importante ricco di contraddizioni e in evoluzione”.

La dottoressa Chingoli, referente dello Sportello antiviolenza del Pronto Soccorso di Pescara, ha aggiunto: “Abbiamo dati parziali fino a giugno 2018 al momento, indicativamente ci troviamo in linea con i dati Ananke, abbiamo un numero elevato di donne che si sono rivolte al pronto soccorso, quest'anno abbiamo creato un filone dedicato in modo da non permettere il ripensamento e la mancanza di prima denuncia, così siamo riusciti a prenderne in carico più persone, tra le straniere le donne dell'est sono quelle che denunciano di più, c'è ancora difficoltà nel denunciare realmente la violenza, abbiamo riscontrato la violenza fisica associata a quella psicologica. Da sottolineare l'incremento della fascia di età dei minori fra i 15-18 anni, c'è una vistosa difficoltà di relazione fra i giovani e si denotano atteggiamenti non consoni al meccanismo di innamoramento. La fascia di età in cui le donne denunciano violenza è quella tra i 20-35 anni, ma è in aumento anche la fascia dai 50 in su ed anche le donne che hanno sopportato per tanti anni oggi riescono a denunciare”.

La giornata del 25 si concluderà alle 21 con lo spettacolo “La sospesa”, evento parte del “Free form/Free from violence”, allo Spazio Matta di Pescara, curato dalla regista Annamaria Talone e promosso dall’associazione Maglab.

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