Argentina, in scuole di Cordoba s'insegnerà italiano. 'Colon' tornerà così Colombo

La lingua italiana s'insegnerà nelle scuole della Provincia di Cordoba, in Argentina. Nella sede del Governo di Cordoba, il Governatore Juan Schiaretti, di origini italiane come quasi la metà degli argentini, e l’ambasciatore d’Italia nel Paese sudamericano Giuseppe Manzo (a sinistra, con Schiaretti, nella foto d'apertura), hanno proceduto alla firma del "Programma di collaborazione culturale per la promozione dell’insegnamento della lingua e cultura italiana nelle scuole della Provincia di Cordoba". Un'intesa che mira a rafforzare i contenuti dell'"Accordo di collaborazione culturale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica argentina" firmato a Buenos Aires il 6 aprile 1998, declinandoli su un piano regionale attraverso il diretto coinvolgimento del Consolato generale a Cordoba, città che con i suoi 1,3 milioni di abitanti è la seconda in Argentina dopo la Capitale.

L’intesa rappresenta il presupposto per l’inserimento dello studio dell’italiano a livello curricolare nel sistema educativo della Provincia, prevedendosi il coinvolgimento di 27 scuole locali. La collaborazione, che avrà una durata di tre anni rinnovabili, raggiungerà in tal modo oltre cinquemila studenti. In seguito alla firma del Programma di collaborazione culturale di Manzo e Schiaretti, il console generale d’Italia a Cordoba Tiberio Schmidlin e Sergio Badino, presidente della locale Federazione "Dante Alighieri" (FederDante), hanno firmato un atto complementare in base al quale Federdante si farà carico delle attività previste dall’intesa, potendosi avvalere anche di contributi ministeriali.

Badino è stato ricevuto una settimana fa a Roma dal neo sottosegretario agli Esteri, Ricardo Merlo, accompagnato dal deputato italo-argentino del Maie, Mario Borghese. Merlo (nella foto a destra con Badino) ha evidenziato come sia attiva e organizzata la grande comunità educativa presente nella circoscrizione consolare di Cordoba, con scuole della Dante Alighieri a Cordoba, Rio Cuarto, San Francisco, Villa Maria, la Falda, Santiago e Castel Franco. “Promuovere e valorizzare la cultura italiana nel mondo, in particolare l’educazione scolastica improntata alla tradizione pedagogica italiana, è fondamentale per mantenere alta la considerazione che ha il nostro Paese oltre confine”. Borghese ha aggiunto che “la preparazione didattica e culturale dei nostri figli deve essere il nostro fiore all'occhiello rispecchiando le radici storico-artistiche e letterarie che tutto il mondo ci invidia.

Bisogna puntare proprio su scuole come quelle del circuito Dante Alighieri per guardare al futuro con la certezza di dare ai nostri giovani le prospettive di successo nella vita e nel lavoro cui aspirano. Ci sentiremo fortemente impegnati su questo fronte, desiderosi di poter soddisfare tutte le richieste volte a migliorare e rafforzare la rete scolastica ed educativa in tutta l’America Latina”.

La comunità italo-argentina non può che essere soddisfatta di questo nuovo protocollo: così, studiando l'italiano, imparerà che Cristobal Colon è il nome in versione spagnola che in America latina hanno affibbiato al loro illustre connazionale Cristoforo Colombo, scopritore delle Americhe ma attaccato nel continente che ha scoperto. Forse il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto a sinistra con l'omologo argentino Mauricio Macri, pure lui di origini italiane) avrebbe meglio capito di chi si parlava quando l'anno scorso ha ricevuto dall'Argentina l'appello "Colon en su lugar". In italiano (ma anche in spagnolo) il "colon" è un organo dell'apparato digerente che pure si può spostare.

 

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