Inps fa proposta per sbloccare pagamento pensioni in cumulo. Enasarco vuol violare

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"L'Inps è stato fra i primi a sottolineare l'assurdità delle penalizzazioni subite dai lavoratori mobili in ambito pensionistico e, nel corso dell'ultimo anno, s'è molto impegnato per trovare un punto d'incontro con le casse professionali al fine di dare attuazione alla legge sul cumulo garantendo ai lavoratori di poter pienamente fruire del diritto ma, al tempo stesso, evitando aggravi sui conti degli Enti previdenziali privati". Lo riferisce l'Inps, aggiungendo che "a seguito della situazione di impasse verificatasi riguardo al mancato accordo fra Inps e casse professionali sulla divisione dei costi di gestione delle pensioni pagate in regime di cumulo, l'Inps, al fine di evitare ulteriori lungaggini per i lavoratori coinvolti, sta inviando alle casse un nuovo testo di convenzione".
Questo testo, sottolinea l'istituto di previdenza principale in Italia (paese che ha troppe casse previdenziali, quelle private associate nell'Adepp), prevede una modifica dell'articolo che riguarda i costi, da dividere in base alla quota di pensione erogata da ciascun ente. In particolare, il testo rimette a una commissione di esperti la determinazione dell'importo da dividere e lascia alle parti, in caso di mancata identificazione dell'importo nei tempi previsti, la possibilità di adire al giudice. "Il nuovo testo di convenzione permette da subito di sbloccare i pagamenti - spiega l'Inps - e di lasciare che le parti risolvano le difficoltà burocratiche in un secondo momento, senza che questo abbia ulteriori ripercussioni sui professionisti coinvolti".
L'istituto ha presentato ieri ai gruppi tecnici delle casse la piattaforma informatica per la gestione delle prestazioni in cumulo e pertanto confida in una rapida stipula della convenzione per procedere alla liquidazione delle prime pensioni.

Eppure un mese fa l'Inps aveva firmato una convenzione con l'Adepp, presentata dai due presidenti (nella foto a destra), Tito Boeri e Alberto Oliveti (che è anche presidente dell'Enpam medici), come accordo "che pone termine a un’asimmetria del nostro mercato del lavoro. Non c’era motivo per penalizzare i lavoratori con carriere mobili - aveva detto Boeri nel presentare una soluzione definitiva al problema pensione di chi ha contributi in più casse  che interesserà 702318 lavoratori – Disciplina le modalità procedurali per liquidare le pensioni in totalizzazione e in cumulo nel caso in cui il contribuente abbia periodi assicurativi anche presso altri enti. L’Inps sarà l’ente erogatore e le nuove domande potranno essere gestite tramite una piattaforma digitale dedicata". Secondo Boeri, dovevano essere necessari circa 10 giorni per ogni cassa ad avviarsi all'operatività del cumulo dei periodi assicurativi non coincidenti. Oliveti aveva sottolineato finalmente “la possibilità di poter vedere collegate le varie entità nella storia contributiva e prevedere una singola pensione cumulata, senza lasciare degli spezzoni contributivi che non abbiano un riconoscimento pensionistico”.

La convenzione, si legge nella nota congiunta "ha subito tempi lunghi perché è stato necessario trovare delle modalità operative che consentissero all’Inps e alle casse coinvolte il rispetto del dettato normativo (legge 232 2016) che ha previsto, ai fini del conseguimento della pensione di vecchiaia, la facoltà di cumulare periodi assicurativi non coincidenti presso enti che, in base ai propri regolamenti, prevedono requisiti anagrafici differenti rispetto a quelli indicati dalla norma”. Ma già l'Enasarco, che è nell'elenco delle casse della legge sul cumulo e fa parte dell'Adepp, si è smarcata di nuovo - facendo sapere che non firmerà alcuna convenzione con l'Inps - come ha fatto con la totalizzazione, anche per propri assicurati che hanno contributi non coincidenti con quelli dell'Inps o altre casse. Fatta la legge trovato l'"ingannatore".

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